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Dal Mondo

Sanzioni alla Russia, Lindner: “Abbiamo bisogno di più tempo”. Di Maio: “L’Italia non si tirerà indietro”

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UCRAINA – A seguito degli orrori di Bucha l’Unione europea considera l’opzione di rafforzare le sanzioni nei confronti della Russia. Sempre più esponenti politici chiedono l’embargo totale di gas e petrolio russi, una proposta di cui sta discutendo anche l’Eurogruppo in queste ore. Ma non tutti sono d’accordo.

Il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, ha sottolineato: “Abbiamo a che fare con una guerra criminale, è evidente che dobbiamo porre fine il più rapidamente possibile ai legami economici con la Russia”, ha detto, aggiungendo però che sia “impossibile sostituire il gas russo nel breve termine. Dobbiamo fare più pressione su Putin, isolare la Russia e tagliare tutti i rapporti economici, ma abbiamo bisogno di tempo, al momento dobbiamo distinguere tra petrolio, carbone e gas“.

Arriva anche la risposta del Ministero degli Esteri Di Maio: “L’Italia non si tirerà indietro. Non abbiamo mai posto alcun tipo di veto sui pacchetti di sanzioni e non porremo alcun veto in futuro. I fatti atroci di Bucha ci dimostrano non solo che questa guerra non è finita, ma che la sua intensità e la sua atrocità continuano ad aumentare. Continueremo a lavorare in sede europea per reagire con fermezza rispetto a ciò che la Russia, e in particolare Putin, sta portando avanti in Ucraina. All’Ue chiediamo di accelerare le iniziative per tutelare famiglie e imprese. È importante che venga stabilito il prima possibile un tetto massimo al prezzo del gas, a maggior ragione se viene bloccato l’import dalla Russia”.

Attualità

Striscia di Gaza, carro armato di Israele spara per errore contro forze israeliane: 5 soldati morti

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A Jabalya nel nord della Striscia di Gaza, cinque soldati israeliani sono morti colpiti da “fuoco amico” .
Lo ha fatto sapere l’esercito aggiungendo che nello stesso incidente altri 7 militari sono rimasti feriti.
Secondo una prima ricostruzione, un carro armato che operava a fianco dei paracadutisti nel campo di Jabaliya ha sparato due proiettili contro un edificio dove erano radunati i soldati.

(fonte: Ansa.it)

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Cronaca

Attentato al premier slovacco Fico: fermato subito l’aggressore

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Il Premier slovacco, Robert Fico, è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava.

Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo le prime ricostruzioni, sono stati uditi diversi spari. Il leader slovacco è stato portato in ospedale: versa in gravissime condizioni. Il presunto aggressore è stato arrestato dalla polizia.

E’ stato “trasportato in elicottero a Banska Bystrica tra la vita e la morte”, ha riferito il Governo slovacco in una nota. Intanto, l’Ue denuncia l’attentato come un atto contro la democrazia europea.

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Cronaca

Sferra un pugno al leader della maggioranza

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Momenti di imbarazzo all’interno del Parlamento georgiano. Aleko Elisashvili, il leader del “Partito dei Cittadini”, ha colpito con violenza il volto del leader della maggioranza parlamentare e di Georgian Dream. Prima che tornasse la quiete, è nata una vera e propria caccia all’uomo coinvolgendo diversi parlamentari.

A rendere l’atmosfera rovente è stata la legge sugli agenti stranieri, ritenuta similare a quella russa. Ciò ha suscitato non poche proteste sia nazionali che internazionali, con preoccupazioni riguardanti il possibile uso per reprimere dissidenti.

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